
Il mio cane ha paura di tutto
Cause e rimedi per aiutarlo
Avere un cane che ha molte paure è una sfida per molti proprietari, soprattutto se il cane arriva da un territorio molto diverso dal nostro.
In questo articolo esploreremo le cause e le possibili soluzioni per insegnare al tuo amico a quattro zampe a vivere meglio ciò che lo preoccupa.
Scopri strategie e consigli pratici per risolvere queste difficoltà e rendere le uscite un’esperienza più piacevole per entrambi.
Perchè il cane ha paura
Innanzitutto è fondamentale capire cosa preoccupa il cane: le persone? Le macchine? I rumori forti e improvvisi? Il caos?
Per fare chiarezza su cosa provoca paura al tuo amico è una buona idea isolare gli stimoli e proporli uno alla volta.
Visita luoghi tranquilli e con pochissimi stimoli e indagali uno ad uno, potresti scoprire che in un contesto di campagna la presenza di macchine o persone non troppo vicine in realtà lo preoccupa molto meno. Oppure che alla giusta distanza alcuni stimoli non lo preoccupano affatto ma è semplicemente la presenza di troppi stimoli a disorientarlo.
Bisogna inoltre imparare a distinguere tra le varie emozioni e i loro gradienti: il cane può provare timore, paura o terrore. Timidezza, preoccupazione o ansia. Avversione, disgusto oppure disprezzo.
Capire cosa prova il cane, quanto spesso e con quanta intensità è fondamentale per aiutarlo al meglio.
Molti cani (soprattutto provenienti dal Sud Italia) si spaventano in presenza di stimoli “urbani” perché dal luogo in cui provengono ce ne sono pochissimi e ritrovarne così tanti tutti insieme per loro è troppo.
Altri cani invece sono spaventati da uno o più stimoli perché questi ricordano loro un evento traumatico: se il cane si è spaventato molto a causa di una macchina o vicino a essa potrebbe iniziare a spaventarsi in presenza di ogni auto, camion e furgone. Se ha subito un trauma in presenza di una persona potrebbe sviluppare una paura nei confronti di tutte le persone, idem in presenza di cani, eccetera.
Come aiutare il cane che ha paura
Che la causa sia legata alla non conoscenza o a un trauma, vivere male stimoli che si incontrano spesso non è mai positivo per il cane.
Il nostro compito è quello di comprendere ciò che prova e intervenire per aiutarlo al meglio.
Soprattutto se il cane è appena arrivato a casa sarebbe consigliabile, in caso di forti paure a molti stimoli, cambiare zona o strada quando ci dice che per lui “è troppo”. Forzare il cane in questi momenti spesso si traduce in un aumento della paura e in sfiducia relazionale.
Se il cane è “abituato” ad avere paura e quindi l’emozione di paura all’esterno viene perpetrata da diverso tempo è quasi sempre meglio pianificare un periodo di “detox” prima di tentare altre strade. Questo vuol dire che per alcune settimane è opportuno prevedere uscite il più possibile in contesti tranquilli e per lui rilassanti per “disabituarlo” a quello stato emozionale e rendere più efficace ogni intervento successivo.
Cosa non fare
Strattonare il cane, forzarlo nonostante il terrore, banalizzare le paure o sottoporlo eccessivamente a questi stimoli per “abituarlo”. Così facendo spesso il cane viene invece “sensibilizzato” aumentando le risposte di paura. Evitiamo anche di sgridare il cane: rischiamo di farlo sentire incompreso, solo e quindi ancora più preoccupato.
Cosa fare
Ogni cane è a sé e ciò che aiuta uno non è detto che aiuti un altro. Gli individui sono tutti diversi e quindi sono diversi i modi in cui è possibile aiutarli. Il consiglio è quello di rispettare i tempi, fare tentativi senza creare situazioni troppo complesse da gestire per noi o per il cane e valorizzare i cambiamenti positivi anche se ci sembrano molto piccoli.
Tenendo presente che non è detto che tutti siano utili al tuo cane, per aiutarlo se ha paura puoi seguire questi suggerimenti:
1- Fai sentire tutelato il tuo cane. In presenza di stimoli “paurosi” proteggilo: allontanati dal problema, frapponiti tra lui e lo stimolo, cerca di fargli capire che hai tu il controllo della situazione e che vuoi proteggerlo e tutelarlo. Potrebbe essere utile farlo aspettare in un angolo più protetto e metterti tra lui e il problema assumendo posture che gli facciano capire che sai gestire la situazione.
2- Se ci sono oggetti che usa quando è teso o agitato e lo aiutano a calmarsi daglieli quando lo vedi preoccupato. Usare un oggetto o tenerlo in bocca può essere uno strumento efficace per gestire le emozioni.
Per rendere più utile questa strategia a volte è necessario seguire uno schema preciso:
-Inizialmente dare l’oggetto dopo che lo stimolo è sparito e sono già passati alcuni minuti dal momento più difficile.
-Dopo diverse ripetizioni fornirlo immediatamente dopo che lo stimolo non è più presente.
-Infine dare l’oggetto in presenza dello stimolo.
Questa procedura aiuta il cane a capire come funziona lo strumento e ad usarlo con maggiore disinvoltura.
3- La routine e l’abitudinarietà spesso generano prevedibilità e quindi maggiore sicurezza. Uscire sempre negli stessi orari e negli stessi posti, facendo sempre lo stesso giro può aiutare il cane a capire che in quella ripetitività non ci sono pericoli. Questa strategia è particolarmente efficace se nelle passeggiate iniziali si visitano luoghi non troppo caotici.
4- Mantieni le giuste distanze da ciò che lo spaventa o che potrebbe spaventarlo. Se riconosci che il cane sta per spaventarsi di qualcosa anticipa la sua risposta prendendo più distanza dal problema. Sfrutta gli spazi in modo da allontanarti e da fornirgli una zona che lo faccia sentire più al sicuro, possibilmente ancor prima che si spaventi.
5- Quando il cane manifesta paura rassicuralo, fallo sentire protetto e tutelato. Riconoscere le sue emozioni, dargli il giusto peso e cercare di fornirgli più sicurezza non solo può aiutarlo in presenza di stimoli che lo preoccupano ma rafforza anche la relazione e le sicurezze.
6- Proponi gli stimoli preoccupanti in un contesto più tranquillo e in una modalità che non lo spaventi.
Questa strategia può essere laboriosa ma particolarmente efficace.
Esempio: se in strada ha paura della bici fagli conoscere con calma e pazienza una ruota della bici in un parco. Poi la ruota e il sellino, poi solo la carrozzeria e infine una bici intera smontata. Con gradualità e con i giusti tempi gli proporrai la bici montata e infine la bici in movimento.
In questo lavoro è meglio se alla presenza di questi stimoli vengono associate emozioni di curiosità, gioco, pacatezza e rilassamento.
Questa modalità è particolarmente utile per cambiare il peso e il valore che determinati stimoli hanno per il cane.
7- Se il tuo cane ha un oggetto preferito potresti portarlo con te anche in passeggiata. Alcuni cani provano grande sollievo alla sola vista dell’oggetto “preferito”.
La presenza di qualcosa di familiare e positivo può essere uno strumento efficace per cambiare le emozioni o per gestirle meglio.
8- Utilizzare fasciature particolari (tipo T-touch) oppure pettorine più strette e “fascianti” può essere uno strumento efficace per alcuni cani. Un contatto fisico particolare riporta alla percezione del sé, questo permette di essere meno “esposti” agli stimoli esterni.
Quando contattare un esperto
Sarà necessario contattare un esperto se le risposte di paura continuano a essere molto frequenti o molto intense bisognerà richiedere il supporto di un professionista competente.
Altri ragionamenti utili:
Bisogna comunque ricordarsi che per alcuni cani resta una “base genetica di paura”: i cani ferali, semiferali e alcuni loro discendenti possono essere spinti a provare avversione o paura per alcuni tipi di stimoli a prescindere dal lavoro perché quelle risposte arrivano direttamente dai loro geni e non sono quindi modificabili.
Ricordiamoci inoltre che la scelta di dove vivere non è mai dei nostri cani ma sempre e solo nostra, siamo noi a scegliere per loro. Dovremmo essere quindi noi comprensivi nei loro confronti e cercare soluzioni, anziché pensare che debbano essere sempre loro ad assecondare le nostre aspettative ad ogni costo e senza remore.
Fonti:
TdB – Terre del Branco, ThinkDog